Perchè Capitano tutte a me!? Si chiese Fiona... perchè sei bionda fuori e anche un po' dentro, si rispose.

mercoledì 22 agosto 2012

Vorrei

Vorrei essere al riparo.
Vorrei aver trovato il mio posto nel mondo, la mia dimensione.
Vorrei il caldo focolare al quale fare ritorno.
Vorrei essere pronta e avere qualche certezza.
Vorrei navigare con una mappa più precisa e non solo a vista.
Vorrei che la metà della mela fosse quella giusta e non quella bacata.

Nella vita l'importante e' il viaggio, non la meta, ma  quando si gira in tondo, anche il viaggio rischia di divenir vacuo.

sabato 14 luglio 2012

Il discorso del(la) testimone

La testimone voleva fare il discorso di auguri agli sposi, ma siccome la testimone si sentiva terribilmente imbarazzata difronte ad una folla di parenti sconosciuti, e siccome non voleva imbarazzare la sposa,che poi sarebbe stata il centro del suo discorso; la testimone decide di farlo nella maniera che meglio le riesce,cioè via post.

L'amica S. si è bisposata con il suo amore, forza dell'ordine F.
Dopo averlo conosciuto,frequentato e fortemente voluto, ha coronato il suo desiderio (non parlo di sogno perché l'amica S. odia quando sono melodrammatica).

Fiona ha testimoniato,firmato, riso perché l'amica S.(l'altra testimone) faceva il playback sulle preghiere che non conosceva, mentre Fiona e il padre della sposa andavano a braccio su alcune preghiere, concordando su passaggi fondamentali.

Fiona ha anche ballato,ma non ha fatto il discorso della testimone.

Fiona deve a S. la sposa, molti ricordi belli e divertenti, legati a un passato leggero, fatto di uscite,amiche e libri.

Un passato che sembra lontanissimo oggi,ma che le lega indissolubilmente, nonostante la vita e gli impegni di ogni giorno le tengano distanti.

Fiona ha sempre invidiato (di un invidia buona e sana) all'amica S., la sua determinazione e la sua capacità di far fronte alle cose.

Fiona però ringrazia l'amica S. soprattutto perché, in un momento della vita molto complesso, in cui Fiona si stava lasciando trascinare verso il fondo, in cui le acque torbide dell'elaborazione del lutto le rendevano la visione del futuro buia e difficile, l'amica S. l'ha presa per mano, senza lasciare che Fiona se ne accorgesse e, insieme all'altra amica S.(l'altra testimone), l'anno portata fuori dal pantano.

Fiona inoltre deve rimborsare l'amica S. di un 27 in Economia dei Mercati Internazionali, perché senza l'amica S. Il modello dell'amico dornbusch, sarebbe rimasto un universo oscuro!

Wedding Chronicles

Fiona ha cominciato il wedding tour 2012.
Quello dal quale e' partita l'idea del blog.
Quello per il quale era stato budgettato l'utilizzo dell' intero premio annuale...premio che, haiFiona, non e' stato percepito ne da lei ne dall'intera società.
...In base a ciò il forecast di fine tour, vedrà un drammatico profondo rosso contabile.

Ma a parte queste bieche considerazioni legate al vile denaro, Fiona si e' molto divertita!

Ha visto luoghi incantevoli all'ombra del vesuvio.
Ha rivisto vecchi compagni dell'università.
Ha optato per un abito a dir poco succinto, che ha, nell'ordine:
1) generato l'interesse di tutti gli esseri dotati di testosterone;
2) ha fatto rischiare un colpo apoplettico a un nonnino partenopeo;
3) le ha garantito una bottiglia di bollicine fuori carta dei vini.

Ma soprattutto questo matrimonio le ha mostrato una realtà italiana incredibile ai più.

Mentre il lato Napoletano del matrimonio sedeva compostamente a tavola, Fiona, a capo della fazione Milanese, sfoderava le sue doti da ballerina di zumba trascinando fior di laureati sulle note di una dozzinale canzone latina che fa CECERERECE-CECERERECE.

Con buona pace degli sposi che la guardavano con l'aria di chi guarda la zia matta e tra se dice "non possiamo farci nulla, ce la dobbiamo tenere così".

mercoledì 6 giugno 2012

Stanchezze e piccole invidie

A volte Fiona è stanca, stanca di pensieri, vicissitudini e piccoli o grandi problemi che si presentano sulla sua strada e su quella dei suoi cari.

Stanca dei consigli dei tuttologi che saprebbero sempre cosa fare, come farlo e soprattutto quando farlo, con tempismi che neanche gli sceneggiatori di beautiful farebbero meglio.

Stanca delle parole di circostanza, dei visi falsamente contriti, di chi ti ascolta perché aspetta in cambio qualcosa o solo perché in fondo ha più voglia di dire la sua che di ascoltare realmente.

Perché a volte quando una persona si sfoga lo fa solo per non parlare contro il muro, non ha bisogno di delucidazioni filosofiche,ma di qualcuno che stia buono e zitto ad ascoltare, magari anche con l'aria un po' interessata.

In quei momenti di stanchezza, Fiona prova un brutto sentimento e si sente anche una pessima persona, ma ha il coraggio di ammetterlo a se stessa e pubblicamente.

Fiona a volte,stupidamente o giustamente non si sa, si trova ad invidiare di un invidia piccola e maldestra quelle persone che hanno una vita più semplice e leggera.
Una vita nella quale qualcuno si premura per loro e non devono affrontare tutto sempre da sole, una vita in cui possono mollare i remi e lasciare che qualcun altro si occupi della conduzione della nave.

Pensa a quelle donne che hanno prima una famiglia e poi un marito che si occupa di tutto, mentre loro possono premurarsi di abbinare la borsa alle scarpe o di bere esattamente 2,5lt di acqua al giorno perché è molto utile per la ritenzione idrica.

Pensa,quando è stanca e la giornata è andata peggio del solito, che loro siano delle privilegiate, adagiate in quella bambagia tipica di chi non prende una posizione.

Poi, quando tutto questo passa e Fiona raggiunge anche solo uno dei suoi piccoli obiettivi, si dice che forse è meglio andare in giro con la borsa non abbinata alle scarpe e con una leggera buccia d'arancio sulle chiappe, piuttosto che dover sempre dire grazie a qualcuno.

sabato 2 giugno 2012

Detersivi e soddisfazioni disincrostanti

Fiona odia sopra ogni cosa fare le pulizie.
Lo dice con schietta onestà e senza temere che qualcuno possa dire: "ma come?! Io adoro il sabato mattina, dopo una settimana di lavoro, dilettarmi a spruzzare sgrassatore a destra e a manca!"

Infatti in uno dei suoi sogni più reconditi Fiona è la vincitrice del Superenalotto e ha uno stuolo di persone di servizio che si occupano di tutto.

Detto ciò, fintanto che la vincita non avverrà, per decenza, Fiona ritiene di dover sanificare l'ambiente casalingo.

Questa mattina quindi ha provveduto a tale incombenza partendo dalla sua stanza preferita, il bagno.

Mentre si accaniva con inaspettata malvagità sulle piastrelle del box doccia si è posta il primo interrogativo della giornata:chi sa se Kafka, Calvino o Montale hanno mai tratto ispirazione per le loro opere dalla pulizia del bagno..
Data la ovvia risposta Fiona ha capito che non vincerà mai un Pulitzer,se ne è fatta una ragione e ha inforcato il nuovo detersivo.

La finissima tecnica di scelta dei detersivi per la casa è equivalente all'amore per i lavori domestici, quindi Fiona acquista quelli in offerta,con buona pace di Wonder N. che è più una "casalinga di Voghera", e rimane nei secoli fedele agli stessi marchi. Insomma lei è una che non scambierebbe il suo fustino per 2 di marca diversa, Fiona invece consegnerebbe tutti e tre i fustini al tipo insieme alla cesta dei panni sporchi.

Il nuovo detersivo da bagno di Fiona è un anticalcare strafamoso, ed in effetti Fiona tra uno spruzzo e una passata di spugna si è trovata a gioire dell'efficacia di tale prodotto.
Era proprio una sorta di soddisfazione, così si è fermata un secondo a guardarsi dall'esterno...

Mocio in mano, canotta, mutanda stinta e mollettone in testa, cantando sulle note dei depeche mode una canzone che fino a qualche anno fa ballava in disco con un moijto al posto del Mocio e decisamente vestita meglio.

I tempi sono proprio cambiati e questa soddisfazione da anticalcare porta a pensare che,forse, Fiona sta proprio invecchiando.

venerdì 1 giugno 2012

L'ansia che ti assale

Ecco lo sapevo, neanche un’idea… ero certa che sarebbe finita così, posso spremermi le meningi, ragionare dei massimi sistemi, leggere la Bibbia al contrario, ma non riuscirò a cavare un ragno dal buco.

Che poi perchè si dice cavare il ragno dal buco? Chi avrà interesse a tirar fuori un aracnide, orrendo, zamputo e potenzialmente velenoso  dalla sua casa, io lo lascerei lì.
Che già una volta, ad un ragno, ho lasciato in concessione l’utilizzo esclusivo del bagno, tanto mi faceva schifo schiacciarlo o prenderlo e lanciarlo dal balcone. Con tutte quelle zampe poi, alcuni hanno anche i peli…

…In effetti, però, dovrei farmi una ceretta, sono imbarazzante. Con questo falso mito che i pelazzi delle bionde non si vedono, vado anche in palestra con i pantaloni a tre quarti.
Che peraltro non dovrei metterli neanche senza peli, sti benedetti pantaloni, dato che ho i polpacci da calciatore che, si sa, su una donna non son mai belli.

Però con i tacchi, se portassi i tacchi un po’ di più, mi slancerebbero, invece vado sempre in giro con le ballerine, come se avessi le gambe lunghe e affusolate.

Mmm le ballerine, che invidia! Io avrei voluto fare la ballerina da piccola e invece Wonder N.  niente- Wonder N. è la mamma di Fiona-, “vai al conservatorio!” le diceva… così oggi ho il culo largo, le gambe non affusolate e le unghie inguardabili a suon di smangiucchiarle per sei anni.

Però, dovrei fare anche la manicure, ma mi fa schifo farmi tagliuzzare le pellicine da sconosciuti, e poi per fare la copertura dell’unghia con il gel quanti soldi ci vogliono?! nooo troppi.

Fiona è in ansia cosmica da eccesso di novità, non trova assolutamente nulla da scrivere e lascia la sua mente vagare verso lidi inutili.

Promette di fare di meglio, forse, quando l’ansia si placherà.

mercoledì 30 maggio 2012

La mia relazione più duratura

E' una cosa seria, sono anni che stiamo insieme.
Fiona lo sa, se l'è detto l'altro pomeriggio mentre percorreva un'anonima stradina laterale del centro.

Le è parso chiarissimo quando si è trovata davanti al naso un roseto inaspettato, proprio lì, tra discutibilissimi palazzi anni settanta che, a suo avviso, deturpano larga parte della città.

Sono ormai 12 anni che si frequentano, sembra ieri il primo giorno,ma 12 anni sono davvero tanti.
Anni di amore e odio,adattamento e difficoltà.
Ha pensato di lasciare e sostituire la metà della mela con un'altra metà, ma alla fine non l'ha mai fatto.

Sono stati anni di estati torride, inverni gelidi e autunni malinconici.
Ma quando arriva la primavera Fiona se lo ricorda.

È l'aria tiepida e il sole piacevole che scalda.
Sono le sere alle colonne di San Lorenzo con i loro abitanti colorati.
Sono le passeggiate all'altezzoso corso Sempione.
Sono i navigli, placidi e melmosi che sono sovra sfruttati e deturpati da certi locali.
Sono gli alberi di Via Bocconi che ogni primavera, con le loro verdi e prepotenti fronde,le ricordavano che un'altra estate era alle porte.

Sono quei piccoli luoghi che ama profondamente come piazza sant'Alessandro.
Sono il tram con le panche di legno e la nebbia fine dei giorni uggiosi.

La relazione più duratura che Fiona ha mai avuto è di certo con questa città.
Bella, cattiva, amata, snob, odiata,frenetica al limite dell'isterico.
Crudele e allo stesso tempo generosa e piena di opportunità.

Milano non è New York maaa...
«Tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan, l'è on gran Milan.»

martedì 29 maggio 2012

Ogni Principessa ha una Principesca Laurea

La coronazione di ogni percorso di studi è il giorno della Laurea.
Quel giorno lì sei pervaso da un'ansia da prestazione cosmica, hai paura che si smaglieranno le calze e ti sporcherai la giacca e ti scenderà una candela dal naso proprio nel momento in cui sarai proclamata.
Tutto contemporaneamente e sotto gli occhi di tutti.

La supermegadimoda Università B., dopo aver costruito con i soldi di Fiona un nuovissimo istituto dallo stile neoclassico e dal dubbio gusto, ha fregiato i suoi studenti della prestigiosa possibilità di sedere in cattedra il giorno della discussione.

Nel senso che, il laureando siede in cattedra in un aula ad anfiteatro con davanti la commissione di laurea, seduta al primo banco, e dietro tutta la platea di amici e parenti che vengono a guardare.

Ecco, diciamo che l'ansia da prestazione, con tutte quelle facce che ti guardano, si moltiplica almeno per tre.

Quel giorno Fiona aveva preparato l'abito le scarpe e la biancheria sul letto.
Super N. ha guardato il feticcio portafortuna della figlia, delle ormai slabrate e stinte mutande color corallo e ha esclamato: "non vorrai mettere proprio quelle!" e Fiona ha risposto "Certo che sì Super N., mi hanno accompagnato per 30 esami, vuoi che mi abbandonino proprio il giorno della laurea?!"

Così oggi al mondo Fiona dichiara che, sotto un meraviglioso tailleur e sopra delle bellissime scarpe, stavano nascosti dei mutandoni della nonna che neanche Bridjet Jones avrebbe saputo fare di meglio.

Ma la Fiona-fortuna non finisce qui. Infatti, prima della proclamazione, è uso che tutti i parenti/amici abbandonino l'aula e rientrino dopo la delibera del voto, per la proclamazione.

Così nell'enfasi del momento della proclamazione Fiona rientrò in aula e a seguito tutta la famiglia.
Proprio nel mentre il presidente stava per proclamarla, sorella I. ha ben pensato di fare qualche gradino per ottenere delle foto migliori...
tra un gradino e l'altro sorella I. si è spalmata a terra con un tonfo secco che neanche un blocco di tufo lanciato dal primo piano avrebbe fatto più rumore.
Fiona non l'ha vista ma se la immaginava a pelle di leopardo per terra, con indosso la affatto vistosa pelliccia da moglie dello yeti che indossava.

L'intera commissione è scoppiata in una fragorosa risata ed il presidente l'ha proclamata, testualmente:
"Dottoressa in Economia delle Istituzioni e bla, bla, bla, si insomma lo sappiamo"

Anni di studio e Fiona è una dottoressa bla,bla,bla... che amarezza.

lunedì 28 maggio 2012

L'Ossitocina e la Trombafollia

"Non posso più farne a meno, devo sentirlo assolutamente, non posso aspettare che mi chiami lui!"
Ha esclamato l'amica che fino a tre giorni prima si riferiva allo stesso uomo chiamandolo "quello lì con cui esco".

"Ma perchè?" risponde Fiona, "perchè dici così se fino alla scorsa settimana lo avresti serenamente chiuso in uno sgabuzino per tutto il wend pur di non uscire con lui".
"Non lo so, ma dopo lo scorso wend, passato a casa sua, ho capito che lui è proprio quello giusto, ho voglia di sentirlo sempre, di vederlo sempre e se non si fa sentire mi prende malissimo e il mondo mi è nemico"

Fiona aveva letto da qualche parte che le donne tendono ad attaccarsi morbosamente agli uomini dopo averli conosciuti in senso Biblico.
La ragione è probabilmente da ricercare nella produzione di un qualche ormone che ci hanno lasciato in erendità le scimmie nostre antenate.

Fiona ha una teoria tutta sua che regala alle amiche in cerca di consolazione post "seduzione ed abbandono", e sarebbe: "non è che sei innamorata di quello li, è solo che la piccola bestiola che alberga in te ha prodotto un qualche ormone che ti fa sentire legata a lui, ma non appena l'estasi ormonale terminerà non lo vorrai vedere neanche dietro alla processione".

Nel tentativo di asseverare la teoria, con letture più o meno vacue su siti e giornali di dubbia serietà, ha infine trovato un articolo su Focus ed ha capito che la sua teoria non sarebbe del tutto sbagliata.

Le donne producono un ormone chiamato Ossitocina, che poi sarebbe l'ormone che porta noi, povere donzelle a fidarci del prossimo e a provare empatia nei confronti dell'universo intero. Ovviamente, ecchevelodicoafare, gli uomini ne producono molto meno! A volte nulla a mio avviso.

La produzione di questo ormone è maggiore durante il parto e più in generale durante le bibliche unioni.
Mentre gli uomini producono testosterone che li fa sentire superganzi e megasuperfantastici.
Nel momento in cui l'uomo conquista è pieno di testosterone e pavoneggia come un pollo, mentre la donna è ricca di ossitocina e si strappa la pelle per uno che, due settimane prima, chiamava "quel coso che rompe le palle".

Detto ciò potrebbe, per non si sa quale congiuntura astrale, avvenire che i due si innamorino. A questo punto pare che il livello di ossitocina di lui aumenti e quello di testosterone di lei pure, così si instaura una trombofollia acuta che dura circa 9 mesi e poi, i livelli di ormoni si riportano al livello iniziale.
In seguito alla ristabilizzazione ormonale, agli occhi delle povere donne lui sembrerà un maniaco, mentre agli occhi degli uomini le donne sembreranno delle friget neanche fossero delle suore di clausura.

Dopodichè la donna comincerà a vedere quelle cose di cui non si era mai resa conto... tipo quegli strani rumori che fa lui mentre mangia, o gli afrori di foresta pluviale che lascia in bagno, o ancora il tappeto di peli nel letto che neanche un gatto persiano avrebbe fatto di meglio.

Insomma, quelle cose che l'amore nasconde sapientemente al fine del prosieguo della specie.

domenica 27 maggio 2012

Fattore di protezione 50

Nella ridente Milano manca principalmente una cosa, tutti i terroni risponderanno in coro: "Il Mare!"
Esattamente.
Così ci sono vari e tristissimi tentativi di soppiantare questa assenza con piscine, acquapark, terme -senza acqua termale- e simili.

L'amica S. ha mandato un'email dicendo: Che ne dici di andare ad Acquaworld? E in men che non si dica, la bambina quattrenne che era in lei ha detto: Siiiii!
Così, finito il master del sabato mattina, un lungo viaggio in metro l'ha portata dall'amica S. e in qualche km di auto sono giunte in questo luogo vicinissimo alla verde monza-brianza.

A parte la tristezza del capannone che, benchè curatissimo resta pur sempre un capannone, l'interno è davvero carino e pieno di bambini urlanti che, in loop, scivolano e fanno le scale per tornare su negli scivoli.
Inoltre, per rendere il tutto più simile ad un villaggio vacanze, c'è una musica orecchiabile stile tunz-tunz che lo Studio Zeta (ormai chiusa discoteca vicino BG) non avrebbe saputo fare di meglio.

Essendo l'ennesima giornata della tipologia: "il mondo mi è nemico", Fiona ha detto: "non penserai di stare qui?" e la sua amica le ha subito detto " ma nooo c'è un'area relax vietata ai minori di 18 anni" e Fiona ha detto "Presto! Di corsa all'area relax". (ndr è vietata al solo fine di evitare gli schiamazzi, non perchè sia una zona hot)

Scavalcando frotte di bambini entusiasti ed adolescenti pustolosamente brufolosi sono giunte all'area relax, nella quale hanno stazionato a mollo come due vecchie carampane tra le bolle dell'idromassaggio per circa 1ora e 1/2.

Poi la fame le ha spinte verso il bar e l'attigua discoteca/acquafan.
E si sono dette: Maaaasssì andiamo a vedere gli scivoli! E poi: Maaasssiii facciamo un giretto!
I giretti sono divenuti circa 10.
Entrate oramai nel gorgo dell'acquascivolo, i bambini, la scala a chiocciola lunghissima di cemento per arrivare agli scivoli e l'abbandono delle ciabatte con triplicato rischio fungino, sono diventati problemi minori.
Due ragazze, che insieme fanno l'età della pensione, scivolavano leggere in dei tubi di plastica a bordo di canotti pluriusati.

 Quattro ore sono volate e nonostante sia maggio e nonostante fosse nell'acqua fino al collo, Fiona è riuscita a scottarsi, ma si è sentita, per quattro ore, nuovamente 14enne!